FESTIVAL URBINO E LE CITTÀ DEL LIBRO

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Sabato 4 maggio. Una giornata “nel corpo e alla faccia del libro!”

La presentazione delle “Cantonate di Urbino” di Volponi in una nuova veste artigianale d’arte con nove acqueforti di Bruscaglia ha raccontato l’origine di un’amicizia nata in nome dell’arte e dell’amore per la città ducale.
Questa l’ultima fatica editoriale della Scuola del Libro, dove i libri nascono, crescono con lentezza e vengono alla luce, seguendo percorsi spesso irregolari, nati da un progetto che con il lavoro artigianale sui torchi, sulle lastre e con gli inchiostri prende corpo e forma.
Carte preziose che raccolte alla fine del gioco con i gesti antichi e le mani sapienti del rilegatore diventano per tutti quell’oggetto fragile ed eterno che chiamiamo libro, sulla cui faccia, come ci ha mostrato Maurizio Ceccato nel suo arguto intervento, si giocano spesso le sue alterne fortune.
Un progetto quello delle “Cantonate” tutto giocato dentro il solco della tradizione della Scuola che quest’anno con il centenario della sua istituzione diventa secolare , ma che sa confrontarsi con gli stimoli e le intuizioni di chi, come Maurizio Ceccato, ha fatto della professione di grafico e illustratore editoriale uno spazio di ricerca e sperimentazione illimitato, fuori da regole e schematismi che ne possono ingabbiare la potenza espressiva e comunicativa.
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